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QUELLE IMPRONTE LASCIATE IN RETE…
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QUELLE IMPRONTE LASCIATE IN RETE…
direttamente da: ilcomputerdifamiglia.it/
servizio a cura di: Federico Polvara
Per artisti, scrittori o semplici blogger è una tentazione irresistibile: scoprire citazioni personali in Rete. In gergo si chiama googling yourself – un termine intraducibile in italiano – e consiste nell’inserire in Google (o in qualsiasi motore di ricerca) il proprio nome e cognome, racchiuso fra virgolette. Chiunque abbia un pizzico di curiosità può verificarlo, ma i risultati potrebbero riservare spiacevoli sorprese. Su Internet rimane traccia non solo di ciò che si pubblica sul proprio sito, pagina personale o blog, ma anche dei propri interventi nei forum, sottoscrizioni e commenti, oppure di quello che altri pubblicano, citando il nostro nome.
Un celebre studioso delle nuove tecnologie, Paul Saffo, ha recentemente messo in guardia i giovani registrati nei social network – i siti come MySpace, che concedono spazi per la pubblicazione di testi, immagini e video – perché la moda di esibirsi in queste piazze virtuali potrebbe costar loro cara in futuro. Oltre al rischio di essere ricattati per qualche leggerezza documentata in qualche foto o filmato, è utile sapere che sempre più datori di lavoro non si accontentano di leggere il curriculum, ma decidono di fare qualche ricerca in Rete prima di assumere un candidato. La privacy è un diritto fondamentale, ma non è ancora percepito come tale dalle persone, internauti in testa. Nella relazione annuale, il garante ha indicato i problemi del Web: «Sulla Rete i dati vivono una vita propria, senza regole e senza possibilità di prevedere tutte le finalità e tutti i contesti in cui saranno utilizzati». Con la navigazione e l’utilizzo dei servizi, infatti, si lascia in Rete una notevole quantità di informazioni, spesso a nostra insaputa. Siti e motori di ricerca registrano automaticamente i dati degli utilizzatori, che possono essere incrociati, ottenendo un’inquietante profilazione degli utenti.
Nell’isteria collettiva, seguita agli attentati terroristici, sono state approvate norme per il tracciamento e la conservazione delle comunicazioni in Rete (data retention), che violano la privacy; in Italia il decreto Pisanu – una delle applicazioni più strette delle direttive dell’Ue – prevede che i provider archivino i dati di navigazione di tutti i cittadini dal momento della sua entrata in vigore (fine 2005) fino a dicembre 2008.
Con la scusa di dare la caccia a Bin Laden, il mondo ha fatto l’ennesimo passo verso la società descritta da Orwell in 1984.
servizio a cura di: Federico Polvara
Per artisti, scrittori o semplici blogger è una tentazione irresistibile: scoprire citazioni personali in Rete. In gergo si chiama googling yourself – un termine intraducibile in italiano – e consiste nell’inserire in Google (o in qualsiasi motore di ricerca) il proprio nome e cognome, racchiuso fra virgolette. Chiunque abbia un pizzico di curiosità può verificarlo, ma i risultati potrebbero riservare spiacevoli sorprese. Su Internet rimane traccia non solo di ciò che si pubblica sul proprio sito, pagina personale o blog, ma anche dei propri interventi nei forum, sottoscrizioni e commenti, oppure di quello che altri pubblicano, citando il nostro nome.
Un celebre studioso delle nuove tecnologie, Paul Saffo, ha recentemente messo in guardia i giovani registrati nei social network – i siti come MySpace, che concedono spazi per la pubblicazione di testi, immagini e video – perché la moda di esibirsi in queste piazze virtuali potrebbe costar loro cara in futuro. Oltre al rischio di essere ricattati per qualche leggerezza documentata in qualche foto o filmato, è utile sapere che sempre più datori di lavoro non si accontentano di leggere il curriculum, ma decidono di fare qualche ricerca in Rete prima di assumere un candidato. La privacy è un diritto fondamentale, ma non è ancora percepito come tale dalle persone, internauti in testa. Nella relazione annuale, il garante ha indicato i problemi del Web: «Sulla Rete i dati vivono una vita propria, senza regole e senza possibilità di prevedere tutte le finalità e tutti i contesti in cui saranno utilizzati». Con la navigazione e l’utilizzo dei servizi, infatti, si lascia in Rete una notevole quantità di informazioni, spesso a nostra insaputa. Siti e motori di ricerca registrano automaticamente i dati degli utilizzatori, che possono essere incrociati, ottenendo un’inquietante profilazione degli utenti.
Nell’isteria collettiva, seguita agli attentati terroristici, sono state approvate norme per il tracciamento e la conservazione delle comunicazioni in Rete (data retention), che violano la privacy; in Italia il decreto Pisanu – una delle applicazioni più strette delle direttive dell’Ue – prevede che i provider archivino i dati di navigazione di tutti i cittadini dal momento della sua entrata in vigore (fine 2005) fino a dicembre 2008.
Con la scusa di dare la caccia a Bin Laden, il mondo ha fatto l’ennesimo passo verso la società descritta da Orwell in 1984.
LuxLuciS86- Admin
- Numero di messaggi : 169
Età : 37
Localizzazione : senza fissa dimora(nomade)
Data d'iscrizione : 23.09.08
Re: QUELLE IMPRONTE LASCIATE IN RETE…
ammazza è vero o provato a digitare il mio mome e anche il mio nikname con il qual egeneralmente mi registro nei forum o su vari siti, e sono rimasto molto soppreso.
Mi a trovato un sacco di miei interventi in forum dei quali mi ero proprio scordato, e ancora mi sono ritro vato nelle liste utenti di alcuni siti dove non ricordavo piu di essermi iscritto, ed addirittura delle foto che avevo su baddo ad esempio e in altri siti di miei amici.
Insomma trova ogni traccia della mia presenza in rete.
Mi a trovato un sacco di miei interventi in forum dei quali mi ero proprio scordato, e ancora mi sono ritro vato nelle liste utenti di alcuni siti dove non ricordavo piu di essermi iscritto, ed addirittura delle foto che avevo su baddo ad esempio e in altri siti di miei amici.
Insomma trova ogni traccia della mia presenza in rete.
kevin- Numero di messaggi : 22
Data d'iscrizione : 06.11.08
Re: QUELLE IMPRONTE LASCIATE IN RETE…
E si e vero si trova di tutto. Ad esempio io siccome o un sito personale ho publicato degli album i quali poiche volevo renderli non accessibili a tutti per visualizzarli viene richiesto un nome utente e una password.
Ma questa sapere non e una vera protezione poiche io così o reso "protetta" solo la pagina che richiama queste foto. Cioe in pratica se uno sa l'indirizzo diretto della singola foto o dell'intera cartella che contiene tutta le foto basta che lo digiti nella barra degli indirizzi e guala puo tranquillamente visualizzarle. Ma la cosa piu brutta è che se ricerco ad esempio in google immagini inserendo come parametro di ricerca il nome della foto o anche quella del sito le foto vengono visualizzate, capite quindi la gravità del problema.
Ancora non sono riuscito a risolvere questo problema, quindi ne approfitto per chiedere se qualcuno sa come fare a rendere una intera cartelle e suoi contenuti protetti sul web.
Ma questa sapere non e una vera protezione poiche io così o reso "protetta" solo la pagina che richiama queste foto. Cioe in pratica se uno sa l'indirizzo diretto della singola foto o dell'intera cartella che contiene tutta le foto basta che lo digiti nella barra degli indirizzi e guala puo tranquillamente visualizzarle. Ma la cosa piu brutta è che se ricerco ad esempio in google immagini inserendo come parametro di ricerca il nome della foto o anche quella del sito le foto vengono visualizzate, capite quindi la gravità del problema.
Ancora non sono riuscito a risolvere questo problema, quindi ne approfitto per chiedere se qualcuno sa come fare a rendere una intera cartelle e suoi contenuti protetti sul web.
Re: QUELLE IMPRONTE LASCIATE IN RETE…
Prova con il famoso robots.txt per il motore di ricerca ...
cliccami
e i file .htaccess per la protezione
cliccami
fammi sapere non ho mai provato...
cliccami
e i file .htaccess per la protezione
cliccami
fammi sapere non ho mai provato...
LuxLuciS86- Admin
- Numero di messaggi : 169
Età : 37
Localizzazione : senza fissa dimora(nomade)
Data d'iscrizione : 23.09.08
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